Diario di Aurelio Lagorio – Scritto prima di entrare in focolare

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Aurelio Lagorio

Aurelio Lagorio

Introduzione

Aurelio Lagorio aveva conosciuto il Movimento dei Focolari in Uruguay dove viveva con la famiglia di immigrati. Una volta i genitori tornati in Italia, Aurelio avendo terminato il liceo, li raggiunse a Genova nel marzo del ’64 e si iscrisse all’università. Prese subito contatto con gli amici dei Focolari della città e si buttò a vivere a fondo la spiritualità di Chiara Lubich.  E’ in questo contesto di amore scambievole tra quel primo gruppo di giovani, che maturò ben presto la sua vocazione al Focolare. Ecco alcune pagine del suo diario, dove si vede il suo limpido rapporto con Dio, scritte in quel breve periodo, prima di andare a Loppiano nell’autunno del ’65.

 10 maggio 1965
«Che bello». Oggi è stata una giornata tanto bella, tanto bella perché ci sono stati tanti problemi, tante difficoltà, tantissime tentazioni, perché c’è stato Gesù Abbandonato. Bello perché ho cercato di farti festa, tanta festa, e quando non ci sono riuscito e me ne sono accorto ho sofferto ancora di più. Bella, perché alla sera G.A. aumentava ancora, e sentivo che acquistavo la Pace, la vera Pace e felicità nell’amarti con tutte le forze, con tutta l’anima.
Una giornata bellissima. Ti ringrazio, Gesù mio, tantissimo, Ti voglio bene, Ti voglio voler bene, ma non credo che riuscirò ad amarti tanto come oggi mi hai amato.

 11 maggio
È bello amare Dio quando si è stanchi, amare quella stanchezza e offrirla al Signore perché non sia motivo di impedimento per amare i fratelli, che al contrario ci serva per amare ancora di più.

 13 maggio
Prima di iniziare l’esame ho pregato per i miei compagni affinché la Volontà di Dio si potesse fare su di loro, che quell’esame non lo facessero mica per loro ma per la Gloria di Dio. Vedevo un po’ differente dal giorno prima quando chiedevo a Dio che si facesse su di me solo e solamente la sua Volontà. E così, attraverso questo piccolo atto di Amore sono diventato tranquillissimo. Mai in un esame prima mi era successo di essere così tranquillo. Ti ringrazio, Dio mio, e voglio amare solo Te, se questo esame è andato bene è perché ho cercato di fare la Tua Volontà e di amarti ogni volta che un fratello mi chiedeva qualche cosa.

Oggi lo Sposo è venuto molte volte, sento come veramente sono ancora fidanzato con Lui.
Vorrei tanto sposarmi presto. Non so se ce la farò ad amarlo sempre. Ma Dio mi vuole tanto bene che mi darà tutte le forze che Lui crederà convenienti.

Chiara Lubich

Chiara Lubich

 20 maggio, Rocca di Papa, Centro Mariapoli
Oggi ho conosciuto Chiara (Lubich). Che bello!! La cosa più importante che ho sentito nell’anima è di averla sentita proprio come una mamma, una vera mamma.
È stato l’ultimo giorno di Paradiso, di vero Paradiso. Se devo dire qualche cosa di quello che ci ha detto Chiara, penso che non potrei, solo posso dire che la mia anima si è tanto aperta rispetto al (cioè sulla dimensione del) Movimento. Per un attimo credo di aver sentito in me l’anima di Chiara.

 22 maggio
Dio mio, penso che per riuscire a scoprire la tua voce nella mia anima, l’unica cosa necessaria è amare, amare sempre, esser sempre nell’Amore. E fare tutti quei passetti, piccoli passetti nella volontà di Dio, convertirmi e rinnovarmi ogni attimo. Dico così perché pensando se oggi ho trovato la Tua voce nella mia anima non la trovo. Penso che anche la Parola di vita se vissuta sempre e avuta sempre presente nella mente sia una cosa importantissima.

26 maggio
Ho fatto il mio primo esame in Italia e questa volta veramente con l’Ideale. Ho trovato quanto sia bello poter fare un esame per Dio solo. Sebbene avevo (avessi) al mattino tante cose da finire ho cercato di fare tutto nella volontà di Dio. Ho fatto la meditazione (anche se mi veniva ogni tanto il pensiero dell’esame). Ma questo l’ho sentito proprio come Gesù Abbandonato e ho cercato di fargli tanta festa. All’esame poi ero tranquillissimo. Mi sono meravigliato anch’io.

31 maggio
Oggi è il giorno di Maria SS. regina del mondo. Stasera mentre ascoltavo la Messa a S. Sabina ho sentito nell’anima in un modo nuovissimo e fortissimo il SÌ totale che dovevo dare a Dio, un SÌ completamente nuovo, totalitario, nell’attimo presente e nella sua volontà, un SÌ che ha inondato la mia anima di luce.

Anche se mi sentivo tanto piccolo, niente, anzi per questa ragione, doveva essere molto più completo, molto più totale. Era un SÌ che mi faceva essere pronto a tutto, a qualsiasi cosa Dio voleva da me. E che mi faceva sentire la necessità di amarlo sempre di più, con tutta la mente, con tutte le forze, con tutta l’anima proprio perché in questo momento mi dava questa Luce.
Un SÌ totale a Maria, nostra Madre. Sentivo che dovevo prometterle di cuore di essere sempre più fedele a Lei scegliendo sempre di fare della mia vita una come la Sua. E Le chiedo che insieme a me, a tutti noi di Genova, Mauro, Mino, Luigino, Alberto, Nando… ci desse questa grazia in modo che tutti insieme potessimo andare verso Lei avendola come modello.

 4 giugno
È arrivato lo Sposo varie volte. Oggi ho sentito che tutta la mia vita la devo consacrare a Lui, solo per amare Lui. Gesù mio abbandonato, ti ho amato un po’ e mi hai dato la Luce, la Pace. Ti ringrazio, voglio sempre esserti fedele, cercare sempre di amarti e di farti festa, proprio perché sei tutto, il nostro unico tutto.
Ti ho voluto anche sentire mio in tutti i dolori e gli abbandoni della Chiesa, di tutta la Chiesa, nel mondo, per poter partecipare e completare così l’abbandono tuo nella croce.

 6 giugno
Giornatona del Movimento a Milano. È stata una giornata bellissima, proprio perché durante tutto il giorno da quando mi sono svegliato c’è stato lo Sposo. Non è mancato mai, questo faceva sì che mi sentissi proprio come un fidanzato poiché dopo il dolore c’era un momento di pace, di gioia interiore. Come se Dio mi lasciasse riposare un po’ perché ancora sono tanto piccolo. Ma sempre ho cercato di fargli festa, tanta festa e credo esserci riuscito, è per questo che sono tanto contento. Vorrei sentire G.A. proprio come uno Sposo in modo da poter convivere sempre con Lui. Vorrei sposarmi al più presto. Oggi (sic) come la Parola di vita mi aiuta, sentivo che tutto quel mio patire, tutto quel nostro patire, soffrire per i fratelli venisse in certo modo a far parte dei dolori nella Croce di Gesù e che grazie a quelli tante anime, che potevano essere quelle 4. 000 della giornata, riceveranno la Luce di Dio, proprio dalla sofferenza di tutti noi che vogliamo essere radicati in Gesù Abbandonato.

 10 giugno
Oggi facendo meditazione su un pensiero di Chiara che parlava di Maria Regina degli Apostoli, mi domandavo: ma chissà perché Maria è Regina degli Apostoli e anche chissà perché è Madre della Chiesa. Non deve essere solo perché è Madre di Gesù. E mi veniva in mente la Parola di vita e vedevo come Maria era stata la prima a soffrire, radicata in Gesù Abbandonato, la prima che tutte le sue sofferenze venivano a completare quelle di Gesù nella Croce e proprio per quello aveva generato alla Chiesa, al Corpo mistico tutti gli Apostoli attraverso il suo patire in Cristo. La Luce e la Grazia è arrivata anche agli Apostoli e di conseguenza anche a noi ed è per questo che è Madre nostra, perché Madre del Corpo mistico, Madre per avermi generato a Lui attraverso il suo patire in Lui.

 13 giugno
Dobbiamo morire con Cristo a tutto quello che è del mondo. Se siamo risuscitati con Cristo dobbiamo cercare le cose di Lassù.

 16 giugno
Siamo benedetti in Cristo con ogni sorta di benedizioni spirituali.

 (!) 17 giugno
Siamo stati con Luigino e Mauro a Savona. Abbiamo visto Leo e Alberto. Leo è rimasto contentissimo della nostra visita, siamo stati un bel po’ insieme e c’era tra noi una bella Unità. Leo ci ha raccontato tante cose belle di Alberto e di quello che sta facendo per avvicinare i comunisti e un gruppo di metodisti di lì. Ci ha anche fatto leggere la lettera che Chiara ha scritto ad Alberto. Per tutti noi è stata una cosa meravigliosa, è stato un vero convertirci, ci siamo resi conto del passo così grande che ha fatto Alberto. E pensavamo: lui ha fatto questo passo, e noi? Cosa facciamo per il Signore Iddio? Siamo veramente pronti a tutto, a lasciare ogni cosa per Lui, anche la nostra vita? Questo è quello che abbiamo meditato mentre dicevamo il Rosario al ritorno.
Dopo abbiamo avuto un bel rapporto con la zia di Leo che è metodista e abbiamo parlato tanto dell’unità. Ci diceva che loro pregano tanto per l’unità dei cristiani, per l’unità delle Chiese, ci diceva che già varie volte ha conosciuto i focolarini e le piacciono tantissimo, sente proprio (che) in tutto loro hanno la vera Carità, il vero Amore, e che desidererebbe tantissimo lei avere un Amore verso Dio come loro.

Poco prima di partire è arrivato Alberto che ci ha fatto tanto contenti, la prima cosa che ci ha detto è che aveva quel giorno fatto un atto di Amore. Aveva salvato la vita a un uomo che stava per annegare. Ci ha poi portato a visitare e vedere la sua casa e per tante ma tante volte ci ha chiesto se ci piaceva. Lo abbiamo visto un po’ preoccupato e pensavo: chissà quanto Dio lo ama e chissà quanto dovrà patire.

 

 

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About Luca Tamburelli

Sposato e padre di fue figli, vivo in Francia, a Annonay, presso Lione. Sono amico di Maras e di moltissimi suoi amici.

Comments

  1. Grazie, ma il file non si scarica..