Aurelio Lagorio – la riedizione del libro di Maras

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Chi è Aurelio

Libro di Maras su Aurelio

Libro di Maras su Aurelio – Edizioni Città Nuova

Alla fine del ’65, Loppiano è ancora ai suoi inizi. Aurelio arrivato a 19 anni è concretamente tra i primi costruttori della cittadella, non solo materialmente ma anche come “anima”, come questo  libro testimonia egregiamente.

Alfredo Zirondoli Maras nel 1980 ha raccolto in una prima edizione tante testimonianze su Aurelio che ne narrano la storia. Ora lo riproponiamo arricchito dagli  allegati con le forti testimonianze di due focolarini: della sorella Caterina e di Carlo, che era in auto con lui nel momento dell’incidente.

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Breve storia di Aurelio Lagorio

Nato a Novara il 28 maggio 1946, all’età di 2 anni con i genitori e la sorella maggiore Caterina emigrano in Uruguay, dove nasce la sorellina Mabel. Quando Aurelio ha 17 anni, la famiglia ritorna in Italia, mentre lui, per continuare gli studi rimase a Montevideo per circa un anno. Fu durante quell’anno che incontrò i Focolarini. Ne rimane subito attratto, colpito da quella vita evangelica messa in pratica nelle azioni di tutti i giorni.

Al momento di iscriversi all’università torna in Italia e raggiunge la famiglia a Genova. Da lì continua a frequentare i membri del Movimento e matura la decisione di lasciare tutto per seguire Gesù. Arrivato a Loppiano nel ‘65, a soli 19 anni, partecipa attivamente alla creazione della cittadella e  contemporaneamente segue i corsi di formazione alla scuola dei Focolarini.

Segue con particolare dedizione una delle aziendine nate in quegli anni per il sostentamento degli abitanti: la cernita dei ritagli di tessuti per il loro riciclaggio. Ne diventa ben presto il responsabile ed è in questa veste che si reca a Prato il 28 marzo del 1968 ma rimane vittima di un incidente stradale, investito da un camion: aveva 22 anni.

Tra i primi “costruttori” di Loppiano

Aurelio a Loppiano

Aurelio a Loppiano

Aurelio aveva appena 19 anni quando nel novembre ‘65 è arrivato alla cittadella di Loppiano per partecipare alla scuola di formazione dei Focolarini. “La città posta sul monte”, nel senso evangelico e come l’aveva pensata Chiara Lubich, era veramente agli inizi: strade da tracciare, casolari abbandonati da ristrutturare, terreni incolti da anni da dissodare, insomma tutto da fare.

Aurelio quindi è stato concretamente tra i primi costruttori di Loppiano, in senso materiale e spirituale. Al  punto che per due decenni la cittadella di Loppiano gli è stata dedicata col nome appunto di “Mariapoli Aurelia”. Chiara Lubich ha detto di lui: “Aurelio è e resterà il vero frutto di Loppiano. Le sue  lettere dicono l’ascesi spirituale di questi suoi anni vissuti in focolare. E Dio lo colse e lo seminò proprio a Loppiano: la città dei giovani focolarini non poteva avere un monumento più indicato”.

Quindi una vita breve, ma intensa e spiritualmente profondissima, che ha lasciato un segno indelebile in quanti l’hanno conosciuto. Primo fra tutti Alfredo Zirondoli Maras, che ha voluto raccogliere in questo libro tante testimonianze su Aurelio, che ora riproponiamo arricchito dagli allegati con le testimonianze di due focolarini: della sorella Caterina e di Carlo, che era in auto con lui nel  momento dell’incidente. Testimonianze custodite in cuore per oltre 50 anni.

Chiara Lubich scrisse di Aurelio sul suo diario, dopo la sua partenza:

Diario di Chiara

27 giugno 1968

Mi arrivano moltissime lettere che mi parlano d’Aurelio o meglio della scia di bene senza fine che lui ha fatto.

Oggi m’è parso di capire il perché di tanta soprannaturale influenza.

Non furono i grandi programmi che lo fecero grande, né le grandi imprese, né le azioni vistose, nemmeno le parole di sapienza che pur aveva. No. Aurelio ha saputo rendere grande il più piccolo atto della sua vita perché, fatto con amore, per amore, essendo amore, l’ha dilatato senza misura dandogli la potenza, l’influenza del divino.

Di lui forse si può proprio dire che non era lui a vivere ma Cristo in lui.

Magnifico articolo di Città Nuova  (1 giugno 2020 – Oreste Paliotti).

Da sinistra : Aurelio Lagorio, Antonio Petrilli, Guido Brini, Aldo Fons Stedile, Maras e Marco Tecilla.

Da sinistra : Aurelio Lagorio, Antonio Petrilli, Guido Brini, Aldo Fons Stedile, Maras e Marco Tecilla

Natale 1966 a Campogiallo con Maras

Aurelio a Natale 1966 a Campogiallo, Loppiano, con Maras

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About Luca Tamburelli

Sposato e padre di fue figli, vivo in Francia, a Annonay, presso Lione. Sono amico di Maras e di moltissimi suoi amici.

Comments

  1. Nazzareno Zamboni says

    Grazie Luca di questo bel Blog. Molto utile per conoscere, riconoscere tanti amici comuni!
    Nazzareno

    • Luca Tamburelli says

      Grazie Nazzareno, ringraziamo tutti quelli che vi hanno contribuito. Come tu dici, è proprio una bella esperienza di famiglia!
      Luca