Dobbiamo impegnarci

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Maras, verso la partenza

Maras, verso la partenza

Bisogna sfruttare bene gli ultimi momenti che ci sono nella vita. Io vi ringrazio soprattutto per l’impegno che presenterete perché … dobbiamo impegnarci.

Il mondo cerca continuamente di distrarci con delle cose che non valgono; e invece noi dobbiamo impegnarci, perché … Gesù s’è impegnato; i cristiani, i martiri si sono impegnati; i Santi si sono impegnati. E alla fine della vita …  ci sarà chiesto conto di che cosa avremo fatto. Poi, la ricompensa sarà abbondante, ma certamente quello che dobbiamo fare è molto importante. Io ho fatto tante cose, nella vita: sono stato il più giovane medico d’Italia, uno dei primi anestesisti d’Italia; ho portato il Movimento in Francia, in Spagna, in Portogallo, in Inghilterra, in Lussemburgo, in Algeria, a Loppiano, però … quello che ho fatto … lo sa solo Dio!

Io so che sono stato folgorato quando una focolarina, parlandomi dell’Ideale, mi ha detto: “Gesù era sempre unito al Padre”. L’aveva detto Lui. Però, ad un certo punto, quando è stato sulla croce e ha gridato “Perché mi hai abbandonato?” … evidentemente non sentiva questa unità col Padre. E io ricordo, quella sera, che ho detto “ se Gesù ha amato così, senza aspettarsi niente, senza aspettare che il Padre rispondesse … io voglio vivere così!”

Quindi, vi dicevo, ho fatto tante cose nella vita, ho girato tante parti del mondo, però l’unica cosa che conta è che ho cercato di essere fedele a questa cosa, cioè di non aspettarmi mai niente, ma di amare sempre per primo.

Ecco, questo è l’augurio che posso fare ad ognuno di voi, perché … non so come dirlo ma … è importante che non ci aspettiamo niente dagli altri, dal governo, dai sindacati, dalle organizzazioni, dalle famiglie: dobbiamo amare noi per primi, perché Gesù ha fatto così, Gesù non ha aspettato niente.

Ed è li, sulla croce, che opera la redenzione, quando Gesù dice “Perché mi hai abbandonato?” … con Maria … perché più sono andato avanti nella vita dell’ideale, più mi sono accorto che Maria è sempre associata a Gesù, sempre. E non possiamo dissociare ciò che Dio ha unito. Gesù e Maria sono indissolubilmente uniti, sempre.

Quindi, amare Gesù “abbandonato” e vivere Maria, la “desolata”, sono due cose che vanno insieme.

La nostra vita è di pienezza grandissima, lo abbiamo visto anche in Chiara, e questa pienezza fa venire il desiderio di farla conoscere a tutti, di testimoniarla a tutti.

Adesso io parto, ma sono contento di sapere che ci sono delle persone che almeno un momento hanno capito queste cose e hanno deciso di sì, di impegnarsi per Gesù e Maria: per Gesù “abbandonato” che non s’aspetta niente da nessuno e per Maria, che è la più perfetta cristiana, la più perfetta discepola di Gesù: l’ha detto il Papa ultimamente.

Anche se non vi vedrò più, anche se non ricorderò i vostri volti e i vostri nomi … so che ci siete, so che a  Lucca, grazie a Eolo, c’è una testimonianza di Chiesa viva.