24 meditazioni di Maras sul Vangelo possono essere lette cliccando qui.
Prima di tutto, la pubblicazione delle meditazioni di Maras sul Vangelo non è un’iniziativa dello stesso Maras, che non ha mai scritto queste meditazioni. Semplicemente, essendo stato per 20 anni il formatore dei Focolarini, dal 1965 al 1986, ha fatto spesso una meditazione sul Vangelo che era rivolta ai Focolarini. Questi, sapendo che qualcuno era assente per malattia o forza maggiore, si sono premurati di registrare forse non tutte le meditazioni, ma una buona parte di esse. Poi, qualcuno è stato così gentile da comunicarmele, così che le pubblichi su questo blog, per la gioia di tutti.
Maras in queste conversazioni, partiva dalle letture del giorno e le commentava direttamente senza nessun altro supporto se non il Vangelo e l’attenzione di chi ascoltava.
Il timbro della meditazione di Maras sul Vangelo
Il segno distintivo della meditazione di Maras sul Vangelo è commentare il Vangelo dalla prospettiva dell’unità. Ogni frase di Gesù è spiegata e interpretata attraverso il prisma del carisma di unità di Chiara Lubich. in pratica, Maras con la sua meditazione ci fa capire fino a che punto l’unità sia il cuore del Vangelo, e il carisma di Chiara è una chiave per una formidabile interpretazione del Vangelo. E poiché il Vangelo, Parola di Dio in cui Gesù si fa presente, è immensamente più grande del carisma di Chiara, il Vangelo illumina e aiuta a vivere il carisma dell’unità.
Come vivere da Gesù
Ad esempio, nella meditazione sul Vangelo: “Come vivere da Gesù”, dice “Si diventa Dio, morendo all’umano, rinnegando sé stesso. E poi in Dio, come siamo uomini, troviamo l’umanità vera, che è quella di Gesù. Però non da solo. Io la confronto la mia umanità con l’altro. Se’altro è accordo allora è probabile che è Gesù. My altro non è accordo con la mia realizzazione, allora devo stare attento. Forse non è Gesù. O un Gesù non adulto, un Gesù non espresso. Allora devo amare ancora di più Dio, cioè devo rinnegare di più me stesso, devo non appoggiarmi a niente e lì trovo un’altra umanità più piena che poi va d ‘accordo con l’ altro. Solo quando vado d’accordo con l ‘altro, sento che c’è l’ umanità. L’umanità non sono io, l’umanità è due o più. L’umanità è Gesù insomma …”
Il fariseo rompe l’unità
Ancora, nella Meditazione sul Vangelo: “il fariseo e il pubblicano”, evidenzia quale atteggiamento è cattivo del fariseo perché crea la divisione tra lui e gli altri: “Noi abbiamo l’ideale dell’unità, noi dobbiamo che dobbiamo essere tutti uno, perché? My perché siamo tutti uno. Gesù non chiede una cosa impossibile o anche una cosa fuori dall’ordine di Dio. Dio ci vede tutti uno e quindi Gesù prega perché tutti siano uno, come debbono essere, come sono. Essere tutti uno vuol dire essere non divisi da questo modo di vedere che umanamente è logico, arroccato uno è grande e altro è piccolo, uno è forte e altro è debole, ma agli occhi di Dio è assurdo, non è vero. Allora chi si ferma a vedere in un modo logico, ma umano, non è giustificato, non è amato da Dio, non riceve amore di Dio, mentre chi è fuori da tutti questi schemi perché in genere è così umiliato, si sente così male, così povero, così a disagio, così fallito e tutte queste cose, è più facile che vada direttamente a Dio e che sia pronto a tutto. Proprio quando noi ci sentiamo falliti è allora che noi ci rivolgiamo a Dio e non guardiamo i limiti degli altri. Vediamo Dio che è Amore e quindi vediamo gli altri che sono sempre migliori di noi. Mentre quando io mi sento giusto, a posto, guardo gli altri e li misuro, li valuto, li peso, li considero, li apprezzo anche. ”
Durante la meditazione sul Vangelo: “Procuratevi… il cibo per la vita eterna” Maras afferma ancora una volta che meritare la vita eterna è costruire l’unità con gli altri “Cose che hanno sostituito la vita di Cristo. Quante cose ci sono nella Chiesa, correnti di pensiero, opera, idee teologiche, reed strutture; quante attività: ecumenismo… e tutte queste cose dovrebbero essere la vita di Cristo, coperte di ecumenismo, di… destrismo, sinistrismo, innovazioni, conservatorismo. Important è che sia vita di Cristo, vestita di queste cose. La cosa terribile è quando queste cose hanno sostituito la vita di Cristo: esiste la destra, la sinistra; un idea teologica e non c’è più la vita di Cristo. Tutto il nostro gioco è lì.
Ci vuole la vita di Cristo, poi uno la esprime in modi diversi. Important è che sia vita di Cristo, altrimenti restano strutture senza Cristo, idee non cristiane e allora è tutto un mondo falso, sbagliato, che non restaà. Dobbiamo fare una scelta nuova di Gesù e del suo Vangelo, della sua vita, del suo modo di fare e di parlare. Anche se poi questa vita si può esprimere in modi diversi, che bisogna mettere in unità con un altro lavoro da fare. Però se è vita autentica, si trova il modo di fare unità. Invece se queste cose esterne non sono vita, se ’ecumenismo diventa un pretesto per stare più comodi o per mettersi in vista, non è più vero niente. La diplomazia è vera se è espressione della carità, del Vangelo, altrimenti è una cosa terribile.
Quindi, partendo dal carisma di Chiara, che possiamo sintetizzare come carisma di unità, Maras ci spinge in ogni meditazione a vivere il Vangelo soprattutto mettendo in pratica il comandamento nuovo di Gesù, amatevi come io ho amato voi. In questo modo arriveremo a meritare questa presenza di Gesù di cui parla il Vangelo di Matteo 18,20 “dove due o più sono riuniti nel mio nome io sono in mezzo a loro”.
Una meditazione di Maras sul Vangelo che illustra la sua unità con Chiara
E quando c’è stata l’udienza dal Papa, e siamo andati, io ero dietro e poi mi sono fermato perché ero stanco, ho visto il corpo di Chiara. Questi che andavano erano un corpo, di Chiara, e uniti gli uni agli altri, membra gli uni degli altri. E quindi un enorme salto mortale … Infatti tutti dicevano tutto è cambiato. E io capivo il arroccato. Eravamo passati dalla fase in cui Chiara era la mamma e qualcuno si poteva dire discepolo di Chiara, ala fase in cui membra di Chiara. Di Gesù non si dice che siamo figli di Gesù o discepoli di Gesù my corpo di Cristo e membra gli uni degli altri. E io ero contento …