Lettera di un militare russo

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Maras-Loppiano 1966 - Con il Gen Rosso

Con il Gen Rosso

                Sono venuto a conoscenza di una lettera che un giovane militare soldato ha scritto pochi minuti prima di morire….era un russo….un ragazzo russo e che ha scritto questa lettera a Dio.

                “Ascolta o Dio, mai nella mia vita ho parlato con te, ma oggi mi vien voglia di farti festa….sai fin da piccolo mi hanno sempre detto che tu non esisti, io stupido ci ho creduto….non ho mai contemplato le tue opere, ma questa notte ho guardato dal cratere di una granata al cielo di stelle sopra di me e affascinato dal loro scintillare a un tratto ho capito come possa essere terribile l’inganno” ( cioè l’inganno di dire che tu non esisti)…”non so Dio se mi darai la tua mano, ma io ti dico….e tu mi capisci….non è strano che in mezzo a questo spaventoso inferno mi sia apparsa la luce, e io abbia scorto te?…Oltre a questo non ho nulla da dirti…sono felice solo perche ti ho conosciuto….a mezzanotte dobbiamo attaccare ma non ho paura….tu guardi a noi…” (ecco poi c’è un colpo di cannone che dà il segnale dell’attacco)…”è il segnale me ne devo andare…..si stava bene con te…..voglio ancora dirti,e tu lo sai che la battaglia sarà dura…può  darsi  che questa notte stessa venga a bussare da te…..e anche se fino ad ora non sono stato tuo amico…..quando verrò…..mi permetterai di entrare?….Ma che succede?…Piango?….Mio Dio tu vedi quello che mi è capitato….soltanto ora ho incominciato a vedere chiaro……Ti saluto mio Dio….vado…..difficilmente tornerò….che strano…ora la morte non mi fa paura…..”

(Ecco mi pareva bella questa lettera allora te l’ho incisa.)