“Maras” è il nome dato da Chiara ad Alfredo Zirondoli, indicandogli in Maria Assunta il suo dover essere. E’ abbastanza corrente – nel mondo e nella Chiesa – che quando si cambia vita, si cambi anche il nome; soprattutto quando ci si consacra a Dio. Questo avvenne anche nell’Opera di Maria, dov’era normale, nel periodo in cui la fondatrice Chiara Lubich era ancora in vita, che si chiedesse a lei il nome nuovo, che contrassegnasse la fisionomia spirituale, il proprio “programma di vita”. Nel caso di Alfredo Zirondoli è Chiara stessa che gliel’ha proposto, vediamo come è avvenuto.
Si era alla fine degli anni ’50, in prossimità della festa dell’Assunta e Chiara doveva partecipare ad una riunione importante in Vaticano che riguardava il futuro del Movimento. Chiara nutriva forti dubbi sull’opportunità della soluzione proposta e chiese ai focolarini/e che erano con lei di affidare a Maria Assunta questo importante incontro. Tra i presenti c’era anche Alfredo e Chiara, rivolgendosi direttamente a lui, gli diede il nome nuovo di “Maras” (Maria Assunta) e quel nome rimase.
A proposito di questo nome c’è un aneddoto molto bello che Maras ha raccontato personalmente ad un suo amico. La mamma di Maras aveva conosciuto l’Ideale dell’unità dal figlio e l’aveva subito fatto suo. Aveva conosciuto personalmente anche Chiara Lubich che era diventata anche per lei la guida spirituale. Era quindi a conoscenza anche del nome nuovo ricevuto da Alfredo e non ne era rimasta minimamente offesa o addirittura gelosa. Ne conosceva le motivazioni e l’aveva accolto pienamente. Con una delicatezza squisita, nel periodo in cui Maras era a Parigi aveva escogitato uno stratagemma per non contrariare il marito Livio che a quei tempi non sapeva del nome nuovo ricevuto dal figlio. Per la ricorrenza di San Alfredo il 14 Luglio, telefonava a Maras in serata per gli auguri dell’onomastico che cadeva per l’appunto … alla vigilia della festa dell’Assunta. Maras aveva capito la finezza della mamma e sapeva benissimo che anche per la mamma il vero onomastico era quello dell’Assunta e ne gioiva doppiamente. Questo è l’amore di tutte le mamme, ma quello di mamma Albertina per Maras comprendeva anche questa sensibilità e complicità spirituale.