Il 13 giugno 1980 Chiara e i cittadini presenti firmarono il “patto” che regola la cittadella.
Il 13 giugno 1980, tutti gli abitanti di Loppiano sono riuniti assieme ai due co-responsabili della cittadella, Renata Borlone e Maras Alfredo Zirondoli per ascoltare la fondatrice del Movimento dei Focolari. Quel giorno Chiara Lubich pronunciò un discorso che rimase come pietra miliare nella storia della cittadella: «Gesù – disse fra l’altro – qui una cosa vuole soprattutto: che ciascuno di noi viviamo come si vive in Cielo, viviamo come vive Dio. E questo è tutto (…). Dio vuole in questo luogo soprattutto un incendio di amore ed ognuno deve prestarsi a combustibile». Nacque così, quel giorno, il “patto” che costituisce la legge della cittadella: «E allora che dire a Loppiano? – concludeva Chiara – Quale esortazione darvi oggi? (…) Prima di tutto impegnarci davanti a Dio con un Patto. (…) Come le prime focolarine hanno fatto il Patto di amarsi a vicenda come Gesù ci ha amato (…) così i cittadini di Loppiano, anche solo in quanto tali, devono solennemente dichiarare a Gesù il loro amore, nella decisione di attuare il suo comando».
Da allora, chi viene a Loppiano e vuole condividerne l’esperienza, partendo dalla sua radice più profonda, sottoscrive quel patto, come fecero Chiara e gli altri presenti quel 13 giugno.