Da molte parti mi chiedono se la foto della copertina del mio libro su Albertina “Una storia che continua”, sia una vera foto o se è un montaggio? La risposta è: è una vera foto… tale e quale… ma di fronte alla diffusione di questa foto, che non solo è sul libro ma è sui manifesti che annunciano incontri su Albertina o su pezzi teatrali che vengono fatti sempre sulla storia di Albertina… ultimo quello a Carpi… ”La storia di Albertina nel suo secolo, nel suo paese”. Ecco di fronte alla… (questo naturalmente si moltiplica in tutti i continenti)… questa foto ormai è dappertutto anche nella lapide che copre il corpo di Albertina a Loppiano. Allora mi sono domandato… come mai? E a me è venuto in mente che forse è il caso di raccontare un episodio che riguarda proprio questa foto.
Eravamo tanti anni fa con mia madre in colonia… una colonia montana sull’appennino tosco-emiliano e c’erano bambini e bambine sui 7-8 anni e un giorno una bambina… viene tutta felice da mia mamma e le dice: signorina! – la chiama così lei – guardi cosa mi ha mandato la mia mamma! E fa vedere una piccola macchinetta, una macchina fotografica, ma molto piccola proprio… adesso noi rideremmo a pensare di fare delle foto con quella macchina lì, ma lei era molto contenta… vorrei fare una fotografia a lei-mia mamma era sempre schiva… non amava essere fotografata- per cui ha detto subito no!
La bambina però ha insistito… si signorina e allora di fronte a questa insistenza … mia mamma non doveva dire soltanto un no! Ma motivarlo, però la bambina non le ha dato tempo e si è messa a piangere e di fronte a questo pianto che era molto eloquente evidentemente per un rifiuto avuto che lei riteneva un atto d’amore per la maestra… allora lei ha detto si, si allora e ha guardato attorno e c’era un torrente: torrente Scoltenna e che faceva una cascata , cascatella anche se poi era profonda, e poi riaffiorava e passava in mezzo ai sassi e c’era un sasso più alto degli altri, e allora mia mamma si è tolta le scarpe e ha attraversato il torrente e si è seduta su questo sasso, e la bambina ha fatto la foto, contentissima,ecco. è stata messa insieme alle altre quando è stato fatto il resoconto della colonia de C.I.F… era una colonia del C.I.F. ed è rimasta lì insieme alle altre foto proprio come una cosa dimenticata ed è rimasta lì per 32 anni, nessuno sapeva di quella foto nessuno la prendeva in rilievo, ma nessuno la conservava in maniera adeguata… quando poi mi è stato chiesto di fare il libro… io ho cercato qualche foto…pochissime perché non c’e n’erano molte ho tirato fuori anche questa foto ed era proprio non conservata bene….però era una delle foto e l’ho messa fra quelle che il libro avrebbe usato… poi quando si è trattato di fare la copertina del libro… tanti si sono messi all’opera… però io ho preso questa foto di cui avevo il negativo solo e ho detto… proviamo a vedere questa?
E guardando questa foto trasformata in positivo, veramente era una foto che mi sembrava desse l’idea non solo di mia madre , ma anche del momento in cui lei aveva fatto un atto d’amore a questa bambina di cui tra l’altro non ricordo il nome, poi mia madre è morta e questa bambina adesso sarà anziana… però la foto c’è e allora abbiamo messo sulla copertina questa foto… che ripeto è andata in tutto il mondo… anche sulla lapide del loculo che al cimitero racchiude la salma di mia madre e questa foto forse perché è frutto di un atto di amore reciproco fra la bambina e mia madre… io mi ricordo quando mia madre disse sì! La bambina fece un grido…ìììììì …prolungato perché evidentemente lei ci teneva a fare questa foto quindi è nata da un piccolo atto di amore reciproco e quindi anche se mia madre non c’è più… se questa bambina non sappiamo chi sia neanche il nome ecco se per anni non si è tirata fuori questa foto, l’ amore resta sempre, e questo mi sembrava importante che spieghi forse in qualche modo il successo di questa foto che continuerà ad andare in tutto il mondo perche ormai è convalidata… è la foto di ALBERTINA.