Un giovane trentino morto a 18 anni che è stato un grande amico di Maras
Questo è il titolo di un capitolo del libro su Renata Borlone “Un silenzio che si fa vita” scritto da Alfredo Zirondoli Maras in collaborazione di Giulio Marchesi nel 1983. Il grano di senapa si riferisce a quel primo incontro di giovani che poi è diventato una tradizione, quella del 1° maggio a Loppiano e che in seguito ha dato il via ai vari Genfest. Ma si può dire anche di Paolo Bampi (vedi qui “Paolo e Albertina di nuovo insieme”), un giovane trentino morto a 18 anni che è stato un grande amico di Maras. Maras l’ha accompagnato nella malattia ed è stato vicino alla famiglia in una maniera del tutto particolare come si può dedurre dal testo del link, cioè con quanto la mamma ha testimoniato su Albertina per la causa di beatificazione in corso. Su Paolo vorremmo in futuro raccogliere altra documentazione, per intanto a mò di introduzione riportiamo quanto scritto nel libro di Renata a pag. 125:
“Il 1° maggio del ‘71 la Mariapoli (di Loppiano) assiste a uno spettacolo inatteso. Già fin dal mattino più di 1.000 giovani, alcuni con chitarre, altri organizzati in piccoli complessi musicali salgono alla cittadella per trascorrere insieme una giornata che si preannuncia di sole. Essendo tanti, si può stare solo all’aperto e viene scelto come luogo d’incontro un vasto avvallamento di terreno sotto le “casette” di Campogiallo trapuntato qua e là da olivi, che per la sua configurazione è immediatamente battezzato “anfiteatro verde”. Si improvvisa un piccolo palco, si montano strumenti e microfoni e si dà il via ad uno show di canzoni che cantautori più o meno sperimentati hanno composto per esprimere la gioia di essere cristiani, di aver incontrato Gesù e volerlo testimoniare con la vita.
Colpisce particolarmente un ragazzo di 18 anni, dai tratti delicati e dall’aspetto fragile, che, una volta salito sul palco, grida con una forza insospettata una sua canzone: “Che cosa cercate?”. E’ Paolo Bampi, un giovane di Trento che testimonia così la sua fede in Gesù, interpellando con la sua vita già avviata a conclusione – morirà infatti cinque mesi dopo – tutti coloro che cercano nei sistemi o nelle ideologie ciò che solo in Gesù si può trovare. La canzone ha un successo grandissimo, viene bissata e immediatamente diventa patrimonio comune”.
Ecco il testo della canzone composta e interpretata da Paolo Bampi: “XX SECOLO”
Che cosa volete, che cosa cercate (ripetere 2 volte)
Volete un uomo? Io lo sono!
Volete un Dio? Io lo sono!
Volete un amico? Io lo sono!
Volete un fratello? Io lo sono!
Volete un crocifisso? Io lo sono!
Volete un risorto? Io lo sono!
Che cosa volete?
Che cosa cercate? (2 volte)
Tutta la gente a questo mondo
cerca una fede che non trova,
pensa che una bandiera nuova,
possa dar felicità.
Marx ha dato una bandiera
e la fede nelle masse,
ma ancor prima che nascesse
Cristo era morto anche per lui.
Rit:
Perché Cristo è tutti loro,
nella fede e nell’amore,
nella vita e nel dolore
ci dà la verità.
Gandhi ha dato una parola
la sua fede era la pace,
ha riunito ogni uomo
che ha ascoltato la sua voce.
E ha convinto anche i più duri
con la forza dell’amore,
perché ancor prima che nascesse
Cristo era morto anche per lui.
Rit.
Perché Cristo…
Che Guevara aveva dato
la speranza ad ogni sfruttato
Contro ogni sfruttatore
arma sia il nostro dolore.
E la lotta l’ha vissuta
e ha pagato con la vita,
ma ancor prima che nascesse
Cristo era morto anche per lui.
Rit.
Perché Cristo…
Ma cosa volete…?
Ma cosa cercate…?
Ma cosa volete…?
Ma cosa cercate…?
Non riuscite a vedere
che sono morto
per restar sempre con voi…
con voi……con voi……
“…A sera quando tutti partono felici e viene spontaneo darsi appuntamento per il prossimo 1° maggio, i responsabili della Mariapoli si incontrano con Renata per un bilancio della giornata. Di fronte a quanto “si è fatto da sé” sotto i loro occhi, hanno l’impressione di un qualcosa destinato a crescere e a moltiplicarsi. Un piccolo grano di senapa che, appunto perché tale, può avere gli sviluppi annunciati nella parabola del Vangelo.
…Il 1° maggio dell’anno seguente sono più di 4.000 i giovani che affluiscono alla Mariapoli, quindici i complessi, c’è una Tv della rete tedesca….
…Ancora una volta, alla fine di una giornata così pienamente riuscita, dopo aver salutato tutti i giovani che partono dandosi appuntamento al 1° maggio del ’73, i responsabili della Mariapoli si ritrovano insieme. E’ evidente che il grano si senapa è diventato una piccola pianta – Paolo Bampi è intanto partito per il Cielo offrendo, come gli ha consigliato Chiara, la sua vita per i Gen – e sembra pure evidente che l’attuale pianticella crescerà ancora. Quindi occorre ringraziare Dio e pregarlo perché ciò che è stato seminato nel cuore di tanti non vada perduto ma penetri in profondità”.
Molto bello! Grazie!!! Un grande “ricordo” e un ‘presente’ all’anima