Esperienze e riflessioni di Maras in Sicilia 09/2008 – 3a parte

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Maras con Chiara a Mollens - 1976

Maras con Chiara a Mollens – luglio 1976

Maras aveva inciso alcune esperienze e riflessioni (terza parte)

mentre si trovava in Sicilia nel settembre 2008

Premessa

I testi che riproponiamo qui di seguito, sono già presenti in questo blog, distinti sotto varie voci: scritti, storia, esperienze. L’intento ora è di metterli nel loro giusto contesto, in quanto non sono scritti, bensì delle trascrizioni di esperienze, riflessioni e pensieri di vari periodi della vita di Maras che egli stesso ha inciso col suo piccolo magnetofono. E soprattutto perché è stato un atto d’amore che Maras ha fatto per rispondere all’insistenza di un amico che gli aveva suggerito di farlo. Questo è avvenuto nel settembre del 2008 mentre si trovava in Sicilia ed era ammalato già da alcuni anni. Quindi l’incisione è di pochi mesi prima che lasciasse questa terra, che come ricorderete, è avvenuta il 31 dicembre 2008. Si tratta quindi di una trascrizione di un parlato, non di scritti, che volutamente abbiamo lasciato tale e quale. Come pure l’ordine progressivo nella registrazione.

Per facilitare la lettura abbiamo suddiviso tutti questi testi in tre puntate.

TERZA PARTE

Accettare dalle mani di Dio

Essendo io un tipo di reazioni molto vivace e immediate, di fronte ad un fatto che accade, subito penso cosa posso fare, cosa è necessario fare o per cambiare questa cosa, oppure adattarla… allora mi ha molto colpito qualche anno fa una frase dell’antico testamento dove dice: “Se tu vuoi servire Dio preparati a molte sofferenze e accogli… accetta… tutto quanto avviene.” Ecco questo fatto mi ha fatto veramente pensare, è stata anche una conversione per me, perché appunto come dicevo prima, invece di prendere subito una decisione, bisogna accogliere, accettare quello che viene, perché Dio conosce tutto. Dio vede anche queste cose che noi magari sul momento non vediamo, e quindi: è sapienza accettarle dalle mani di Dio.

Quando vedi Maras, sputagli in faccia!

Dopo qualche tempo mi accadde un fatto che mi ha fatto capire come è saggio fare quello che già l’antico testamento diceva, io ero responsabile allora di un gruppo di persone e di insegnare a questo gruppo di persone come si fa a vivere l’unità per esempio e notai che c’era un ragazzo particolarmente sensibile, delicato… per cui mi sono preso cura di lui e per un anno e anche più io, sempre ho cercato di spiegare a lui, di far capire a lui tutto quello che riguardava la vita cristiana, poi partì questo ragazzo e io non seppi più niente per tanto tempo e soltanto dopo qualche anno un altro ragazzo che era dello stesso paese di lui mi disse che era in ospedale e allora io naturalmente cercai di fare qualcosa e a questo secondo ragazzo che partiva per tornare a casa, raccomandai di andarlo a trovare in ospedale e anche di dirgli qualcosa da parte mia, che lo ricordavo, che aspettavo notizie, pregavo per lui ecc. e quale fu la mia sorpresa quando, dopo qualche tempo questo che era tornato a casa mi disse, che era andato… che lo aveva trovato in ospedale, gli aveva detto che io lo ricordavo, ciò che gli avevo detto io… e lui mi ha detto: ”Quando vedi Maras… sputagli in faccia!”… Fu un momento in cui mi ricordai di quella frase: “prima di tutto accogli quel che succede”… ecco. E poi dopo ho cercato di fare qualcosa…se potevo andarlo a trovare… ma era molto lontano ecco,… ho pregato logicamente per lui e naturalmente il colpo lo avevo preso, ma anche avevo offerto subito questo perché avevo capito che se uno vuol servire Dio deve subire molte mortificazioni,… dopo qualche tempo questo ragazzo che io avevo seguito… che aveva detto quella frase che mi aveva fatto soffrire, venne a trovarmi e mi disse tutta la sua storia… aveva avuto questa depressione, aggressiva, cioè era diventato aggressivo in proporzione delle persone che erano vicine affettivamente a lui, per cui la moglie per esempio, a un certo punto era scappata via di casa, non aveva potuto stare con uno che la trattava così ecco… però lui mi diceva che era una inversione di tutti gli istinti che questa malattia gli aveva portato… per cui più una persona era vicina, più lui usava queste parole questi gesti per quelli che erano vicino, la moglie era andata e non è più tornata perché era convinta che lui fosse ormai irrecuperabile… e lui invece piangendo mi dice che le voleva bene a sua moglie, e ancora di più questa espressione che aveva usato con me era segno di quanto volesse bene a me ancora di più di sua moglie perché io gli avevo dato quello che la moglie non gli aveva potuto dare… gli avevo dato una visione cristiana, gli avevo dato una formazione, quindi lui si era espresso così, ma invece è proprio perché mi voleva bene… La moglie non aveva capito questo per cui aveva accusato un bel colpo e aveva preso le difese… scappando via e non tornando più, lui adesso questo ragazzo viveva solo.

Su Piero Pasolini

Un giorno assistetti ad un colloquio fra Piero Pasolini, il nostro Piero Pasolini, il nostro focolarino “fisico” e poi era anche tante altre cose… era un focolarino… e poi un uomo… una persona di grande buon senso, ed un ragazzo che gli chiese, sapendo appunto che era un focolarino e sapendo anche che le difficoltà non mancano, gli chiese: “Ma tu sei felice?… e Piero disse sì! Ma perché non dovrei esserlo? Io so da dove vengo, io so dove vado, so come rapportarmi con le persone con le quali mi incontro, perché non devo essere felice?… Ecco una frase molto sapiente e molto importante da ricordare, perché di fronte alle difficoltà che si incontrano… però non bisogna mai dimenticare che noi abbiamo la grazia di sapere da dove veniamo, che Dio ci ama , Dio ci ha creato… Dio ci aspetta dove andiamo e attraverso dei rapporti che Dio ci insegna attraverso l’ideale, attraverso Chiara… così a stabilire con ogni tipo di persona… ecco e lì siamo felici.

Una delle ultime foto di Maras

Una delle ultime foto di Maras

Lettera di un militare russo

Sono venuto a conoscenza di una lettera che un giovane militare soldato ha scritto pochi minuti prima di morire…era un russo…un ragazzo russo e che ha scritto questa lettera a Dio.

“Ascolta o Dio, mai nella mia vita ho parlato con te, ma oggi mi vien voglia di farti festa….sai fin da piccolo mi hanno sempre detto che tu non esisti, io stupido ci ho creduto…non ho mai contemplato le tue opere, ma questa notte ho guardato dal cratere di una granata al cielo di stelle sopra di me e affascinato dal loro scintillare a un tratto ho capito come possa essere terribile l’inganno” ( cioè l’inganno di dire che tu non esisti)…”non so Dio se mi darai la tua mano, ma io ti dico….e tu mi capisci….non è strano che in mezzo a questo spaventoso inferno mi sia apparsa la luce, e io abbia scorto te?…Oltre a questo non ho nulla da dirti…sono felice solo perché ti ho conosciuto….a mezzanotte dobbiamo attaccare ma non ho paura….tu guardi a noi…” (ecco poi c’è un colpo di cannone che dà il segnale dell’attacco)…” è il segnale me ne devo andare…..si stava bene con te…voglio ancora dirti, e tu lo sai che la battaglia sarà dura…può darsi che questa notte stessa venga a bussare da te…e anche se fino ad ora non sono stato tuo amico…quando verrò…mi permetterai di entrare?…Ma che succede?…Piango?…Mio Dio tu vedi quello che mi è capitato…soltanto ora ho incominciato a vedere chiaro…Ti saluto mio Dio…vado…difficilmente tornerò…che strano…ora la morte non mi fa paura…”

Dal profeta Isaia:” alla fine dei tempi Dio asciugherà ogni lacrima”

Nella liturgia di qualche tempo fa, il profeta Isaia, parla degli ultimi tempi, della fine del mondo, e dice che Dio…asciugherà le lacrime di ogni volto e eliminerà la morte per sempre…mi ha fatto colpo questa espressione…eliminerà la morte per sempre! Perché è una profezia…quindi si realizzerà alla fine dei tempi, si tratta di aspettare…ma certamente questa morte che verrà eliminata per sempre è la “Morte”, non è la morte di qualcuno, di qualcun altro, o degli uomini è la Morte. E quindi io mi sono domandato? Ma come mai noi abbiamo sempre paura della morte? Anzi ci sembra un fatto ineluttabile perché non si tratta soltanto della morte degli uomini, si tratta della Morte “la Morte”…la morte degli animali, la morte di tutti gli esseri, che verrà eliminata…e allora io ho fatto una profonda meditazione perché da piccolino anche avevo paura come tanti della morte…e non c’è soluzione umanamente anzi sembra un fatto ineluttabile, perché qua si parla di morte di tutti gli animali , noi viviamo della morte degli animali e quindi noi stessi ci nutriamo di animali morti che uccidiamo e quindi non possiamo fare a meno di uccidere…ma come mai? Questa cosa qui verrà eliminata per sempre! E verrà eliminata quando Dio sarà tutto in tutti. Dio è la vita quindi in lui non c’è morte e quindi dove c’è la vita c’è pienezza di tutto, di nutrimento e non c’è bisogno di ammazzare gli animali per vivere, ecco!…noi non ci pensiamo, forse io non ci avevo pensato per tanto tempo e questa mattina ho riflettuto su questo fatto…certo si tratta di aspettare…però quando ci sarà la rivelazione dei figli di Dio…quando Dio sarà tutto in tutti…quando Dio che è la vita riempirà tutto ciò che lui stesso ha creato….non ci sarà bisogno di morire quindi ripeto ancora una volta, si tratta di aspettare …ma si capisce che c’è da gemere…si geme continuamente nell’attesa della rivelazione dei figli di Dio perché, gli uomini che sono la sintesi della creazione, aspettano che questa vita di Dio in loro riempia tutti i vuoti, nutra tutti i vuoti, e quindi…e io penso (non ci avevo mai pensato) a questo fatto…però come la maggiore parte delle persone…però è vero perché l’ha detto Isaia…avverrà alla fine del mondo perché Dio è Vita…perché Dio…dove c’è Dio non c’è morte…quando Dio sarà tutto in tutti , come dice San Paolo, noi non avremo bisogno di uccidere ,di morire, di soffrire, perché Dio è la Vita, ripeto! Forse l’ho detto male ma è una cosa che mi ha tanto colpito e quindi forse se riusciamo a rifletterci un po’ capiremo la grandezza della creazione, capiremo come proprio è un altro mondo che verrà, dove non ci sarà appunto più morte e quindi saremo tutti pieni di vita, pieni di vita e tutte le cose andranno bene andranno avanti anche le cose tecniche.

Guardavo l’altra sera tornando da una città della toscana , tutte le macchine parcheggiate ai lati della strada e c’era in macchina un tecnico “ fra qualche anno queste macchine non funzioneranno più… si andrà con altri sistemi ecco… però anche queste cose tecniche a un certo punto finiranno, perché Dio appunto è la vita e dopo si rottamerà tutto e saranno macchine distrutte e ingombreranno le strade… adesso le abbiamo riempite noi uomini perché abbiamo bisogno di muoverci, abbiamo bisogno di usare la benzina, abbiamo bisogno di tutte queste cose che fanno parte di questo mondo nel quale noi sembra che non riusciamo a farne a meno… mentre si potrà veramente farne a meno… certo è un altro mondo.

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About Luca Tamburelli

Sposato e padre di fue figli, vivo in Francia, a Annonay, presso Lione. Sono amico di Maras e di moltissimi suoi amici.