Scritto di Piero Pasolini: “…far trascendere l’uomo…”

Download PDF Maras

 

Pasolini, al centro nella foto con un microfono in mano, durante un Mariapolital a Fiera di Primiero nelle prime Mariapoli.

Pasolini, al centro nella foto con un microfono in mano, durante un
Mariapolital a Fiera di Primiero nelle prime Mariapoli.

Maras e Piero Pasolini, come si può vedere nella storia raccontata dallo stesso Maras, anche su questo blog, erano amici di vecchia data, ancora dai tempi di Milano, ecco un estratto:

“…Alla Cardinal Ferrari c’erano altri giovani professionisti – Oreste Basso, Piero Pasolini, Giorgio Battisti – tutti cristiani praticanti con i quali si fraternizzò ben presto. Prima di andare a riposare si parlava di politica, di economia, di religione e qualche volta anche di concerti alla Scala ai quali l’uno o l’altro aveva partecipato. Io rizzavo gli orecchi – la musica restava sempre la mia passione segreta – ma cercavo di non manifestarlo, data la scarsità delle mie finanze. Una sera, appena entrato per la cena, mi sentii rivolgere una domanda: “Sei libero questa sera?”. Avendo questa richiesta tutta l’aria di un invito, pensai si trattasse della Scala e risposi prontamente di sì. “Vorrei presentarti una signorina…” Per mascherare il mio disappunto, cercai di inventare una scusa che mi permettesse di ritirarmi in buon ordine, ma la signorina in questione era già lì, di fronte a me, con la mano tesa: “sono Ginetta!” mi disse…”

Da allora la loro amicizia e stima reciproca non è mai venuta meno…anzi. Per questo essendo Piero un “grande amico di Maras” ci sembra doveroso proporvi di tanto in tanto un suo testo. Ecco quindi alcuni estratti da una conversazione fatta da Pasolini ad un congresso Gen2 nel 1970. Si tratta di una trascrizione di un parlato, da leggersi come tale.

Piero Pasolini: “…far trascendere l’uomo…”

Il significato dei rapporti umani è solo questo:

far trascendere l’uomo… per farlo diventare Gesù

 «Gesù è venuto a dirci come si fa ad essere uomini… Per essere uomini bisogna essere Gesù, diventare questa realtà in cui, pur restando noi stessi, non siamo più noi, questa realtà che si chiama Gesù. Ho capito allora che, perché un problema sia umano, deve essere affrontato evangelicamente, altrimenti è un problema animale che, applicato all’uomo, non ha soluzioni, un problema che non ha nessun senso. (…)

Se l’uomo rimane così com’è, finito in sé stesso, e vuol creare una società che rimanga così com’è, l’umanità resta tale e quale come un formicaio, un vicolo cieco dell’evoluzione e finirà … Invece, se vogliamo andare avanti, continuare ad esistere, dobbiamo trascenderci, unirci tra di noi, con un significato che non è nessuno di noi, dobbiamo diventare un’altra cosa . ( …)

“Oltre la scienza” Il viaggio di Piero Pasolini – 1990

“Oltre la scienza” Il viaggio di Piero Pasolini – 1990

Il significato dei rapporti umani è solo questo: far trascendere l’uomo così com’è, l’uomo animale, razionale, temporale, per farlo diventare Gesù. Quindi, quando noi parliamo di Gesù in mezzo a noi, di unità, di amore reciproco, non facciamo che cercare di mettere in pratica la legge fondamentale dell’essere, che è unirsi per trascendersi. Allora l’uomo diventa veramente uomo. Se non fa così l’uomo non è uomo, è sul piano animale. E se noi volessimo risolvere i problemi umani stando sul piano dell’animalità, non risolveremmo niente perché l’uomo non è fatto per quel piano. (…)

Questa carità che ci fa trascendere e diventare insieme Gesù, è una cosa spaventosamente alta, che mi dà le vertigini. Cosa vuol dire unirsi, cosa vuol dire amarsi per essere Gesù? Vuol dire perdere sé stessi per integrarsi nel rapporto con l’altro; è un po’ di ciò che ha fatto Gesù sulla croce quando ha sofferto l’abbandono e la morte per fare la nostra parte presso il Padre.

Può sembrare una cosa tremendamente alta, difficile e allora mi sono ricordato di quella piccola regoletta che noi diciamo sempre: vedere Gesù nel prossimo … In tal modo questa realtà così grande, così vertiginosa, si poteva ridurre a cose molto semplici. E mi sono consolato. Perché io posso in ogni momento dare qualcosa di me stesso agli altri, a Gesù negli altri. ( …)

E di fatto sentivo che queste bellissime cose che avevo capito se non le riducevo al concreto in questo modo, praticamente rimanevano una cosa campata in aria. E questo concreto mi ha consolato perché è anche piccolo e posso farlo in ogni momento. E queste cose piccole, moltiplicate per l’enorme numero dei momenti della mia vita, costruiscono pian  piano  la  mia realtà insieme a quella degli altri; perché io sono, io sarò, solo quel tanto che ho amato, che ho dato agli altri e assieme agli altri; sarò solo quel tanto che sono diventato, con gli altri, Gesù».

Piero Pasolini

 

 

Ogni pagina puo’ essere scaricata in PDF, cliccando sull’icona rossa in alto a sinistra.

About Luca Tamburelli

Sposato e padre di fue figli, vivo in Francia, a Annonay, presso Lione. Sono amico di Maras e di moltissimi suoi amici.