Chico Tersa, catalano, era arrivato a Loppiano giovanissimo, e aveva trovato in Aurelio un amico fedele e premuroso, una guida sicura. Ha scritto la lettera che riportiamo il 28 marzo 1968 poco dopo l’arrivo a Campogiallo, del feretro di Aurelio dall’ospedale di Firenze dov’era spirato in seguito ad un incidente d’auto. Chico ha scritto anche varie canzoni e una anche per Aurelio dopo la sua scomparsa, che iniziava così: “Maria ti ha chiamato ad abitare la casa del Padre…”.
Carissimo Aurelio,
sono felice che tu sia in Paradiso; sì, sono felice, molto felice, perché sei arrivato, perché sei felice per tutta l’eternità.
Sai Aurelio, adesso che sei con la Madonna, nel Cuore di Dio, adesso che la tua anima è tutta, tutta amore in Dio, ti chiedo questa grazia: di poterti dire in questa letterina tutto il bello della tua anima. Per questo Aurelio fai tu. Sai che è volontà di Dio questo per noi. Allora, Aurelio, ti cominciamo a ringraziare per tutto quello che ci hai dato, per quello che sei stato per noi. Che cosa sei stato? Maria. Che cosa ci hai dato? Gesù. Che grande Paradiso!
Ci hai difeso come un angelo. Tu ci capivi vedendoci perché amavi in noi Gesù.
Grazie, sai, per il sorriso di questa mattina nella Messa. Tutto in te era armonia; si vedeva in te il sorriso di Maria. Mai ho visto una faccia così bella, armoniosa, piena di Gesù. E quel colloquio …
Io voglio specchiarmi in te, che la mia vita sia come la tua: tutto vuoto, tutto amore, uno «stare» continuo con Gesù Crocifisso in te, un andare per il mondo cercandolo, dove la volontà di Dio ti portava. Tu sempre eri fedele alla volontà di Dio.
Grazie per il tuo amore, per la tua comprensione, per il tuo essere mamma con me. Grazie Maria, perché hai voluto amarmi in un’altra piccola Maria, che era Aurelio.
Adesso sei felice, sei tutto Amore; sono contento perché Gesù ti ha portato con sé. Forse domani, chissà, saremo con te nella Mariapoli che tu hai costruito qui ed abitato su.
Dacci, Aurelio, di vivere quaggiù la Desolata con quella semplicità di popi (Focolarini) con la quale tu l’hai vissuta. Dacci di essere forti come Maria, la Mamma forte che tu ci hai mostrato nella tua vita. Dacci di prendere come te il negativo, il brutto, le miserie e morire, per dare la vita. Tu lo hai fatto.
Tu hai penetrato nel cuore di Gesù, hai provato i suoi dolori, le sue piaghe e nessuno si è reso conto.
Ci hai amato come volevamo essere amati. Hai fatto il bene, hai dato l’amore e hai odiato l’iniquità; non ti sei vantato mai, perché avevi l’Amore in te. Grazie, che vuol dire vogliamo amarti. A presto, ora ti lascio. Ciao!
Salutami la Madonna, Dio, gli altri Santi, gli angeli, tutti, da tutti noi,
il tuo fratellino Chico
Nota bene: Come cosa più importante e come espressione del nostro amore concreto, ti chiediamo che la Mamma Chiesa ti riconosca santo in tanto poco tempo, come tu sei diventato santo qui in terra. Questo perché vogliamo bene a te, a Maria, alla Chiesa. E non solo te, ma anche tutti quelli che la Madonna pensi opportuno. Allora affrettati, ti prego, a fare tanti miracoli, tante conversioni, ciao! Il tuo fratello che è stato tanto tempo con te, Chico.
PREGHIERA DEI FEDELI RECITATA PRIMA DELL’OFFERTORIO
DA 14 FOCOLARINI DI DIVERSE NAZIONALITÀ
Ti chiediamo, Signore, che l’anima di Aurelio, ormai completamente inondata dalla Tua luce, irradi attorno questa luce a gloria e a gioia del Paradiso intero.
… che l’acqua viva, che sei Tu stesso, e che Aurelio ha sempre cercato quaggiù trabocchi dalla sua anima e si spanda all’infinito.
… che la Madonna gli riveli tutti i misteri del Suo cuore di Vergine e di Madre.
… che sia una gemma luminosa della corona di stelle che circondano il capo di Maria.
… che il suo incontro con gli Angeli, di cui qui in terra è stato tanto spesso l’immagine, dia a lui e a loro la gioia di ritrovarsi ormai per sempre nel disegno di Dio.
… che la sua nota, aggiunta al coro dei vergini che in Paradiso cantano un cantico nuovo, aumenti l’armonia dei Cieli e l’arricchisca di bellezze.
… che la Sapienza che Aurelio ha gustato quaggiù e della quale ha dato il desiderio a tanti, sia ora il suo godimento pieno e il cibo eterno.
… che il luminoso ideale di vita quale Aurelio ha realizzato come laico, nel lavoro, nello studio e nella più completa esperienza umana, sia d’esempio a tutto il popolo di Dio e trascini una moltitudine di giovani a guardare al Cielo.
… che l’esperienza semplice e totale di cristianesimo di Aurelio diventi patrimonio di tutta la Chiesa e sia stimolo di una nuova fioritura di santità.
… che la vita di Aurelio consacrata fino alla pienezza per la realizzazione del testamento di Gesù, «che tutti siano uno», acceleri i tempi del suo compimento.
… che possa intercedere per tutti quelli che gli sono stati vicini quaggiù in un tratto del percorso sulla via che porta alla vita.
… che faccia sentire ai suoi cari tutta la gratitudine e la riconoscenza per averlo aiutato a nascere, a crescere buono, a prepararlo alla vita.
… che sia in Paradiso il rappresentante dell’Opera di Maria, il suo avvocato, il suo intercessore.
… che Aurelio sia l’ambasciatore di questa città e che porti al cospetto di Dio tutti i desideri buoni, tutte le aspirazioni sante dei cittadini della Mariapoli.